“Di quanto sono diminuite le lucciole in Italia negli ultimi decenni? E’ vero che le loro popolazioni sono in ripresa?”. A queste domande alle quali non è possibile dare una risposta oggettiva, basata cioè sui numeri, dal momento che in Italia, a differenza di altri Paesi, non esiste un progetto di monitoraggio di questi insetti e dunque non vi sono dati a disposizione.
Sembrerebbe tuttavia ragionevole avallare l’ipotesi di una diminuzione significativa di questi insetti negli ultimi decenni. Una percezione formalizzata dallo scrittore e poeta Pier Paolo Pasolini nel suo celebre “articolo delle lucciole” pubblicato sul “Corriere della Sera” (Pasolini, 1975). È altrettanto ragionevole sostenere che localmente, in aree che siano state oggetto di interventi di miglioramento ambientale (istituzione di aree protette, applicazione di modelli di produzione agricola meno intensivi…) si sia verificata una ripresa delle popolazioni di Lampiridi. Certo è che fenomeni come l’urbanizzazione o l’inquinamento luminoso non sono diminuiti di intensità con il trascorrere dei decenni. Risulta quindi difficile stabilire quanto la ripresa delle popolazioni registrata localmente in alcune aree possa avere compensato il procedere inesorabile del degrado ambientale.
Come già ricordato, in diversi Paesi sono attivi progetti di monitoraggio delle popolazioni di Lampiridi. Nel Regno Unito il monitoraggio riguarda le due specie presenti (Lampyris noctiluca e Phosphaenus hemipterus). Per maggiori dettagli si veda il sito: www.glowworms.org.uk. La campagna di monitoraggio del Regno Unito è un riuscito esempio di applicazione di citizen science, dal momento che si basa su segnalazioni che provengono da appassionati volontari residenti in tutta la Nazione.
Analoghe iniziative sono state messe in opera anche in Svizzera (http://www.gluehwuermchen.ch/), Spagna (http://www.gusanosdeluz.com/gusanosdeluz/) Belgio (https://www.natuurpunt.be/afdelingen/glimwormenwerkgroep), USA (https://www.massaudubon.org/get-involved/citizen-science/firefly-watch) e in Malaysia (https://malaysianfireflies.wordpress.com/). Gli esperti coinvolti in questi progetti nazionali hanno dato vita ad un coordinamento internazionale che fa capo al sito https://fireflyersinternational.net/. Informazioni sulla biologia del lampiridi sono disponibili anche sul sito del biologo Raphael De Cock (https://rdecock.wixsite.com/raphaeldecock-1draft/).
Da qualche anno a questa parte in Italia si sono moltiplicate le visite guidate finalizzate all’osservazione delle lucciole nei loro ambienti di vita. Le “lucciolate” si svolgono tra maggio e e giugno in tutta Italia, dalla Lombardia al Lazio, passando per la Toscana. Si tratta di iniziative che di anno in anno riscuotono un crescente successo di pubblico. In alcuni casi queste viste guidate notturne sono anche utili per avvicinare chi vive nelle aree urbane a spazi verdi periferici di interesse paesaggistico e naturalistico, come è il caso – ad esempio – del Parco agricolo sud Milano.